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giovedì 28 aprile 2011

Al Signor Presidente

Signor Presidente,
 nel corso di questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare la sua capacità di difendere la Costituzione. Personalmente l'ho conosciuta nel lontano 1992 in occasione di una sua visita a Bari. Lei proviene dalla Sinistra, quella che esisteva prima della Quercia. Una sinistra che il sottoscritto ha potuto solo sfiorare ma che ha vissuto nell'organizzazione delle Feste del'Unità a Bari...
Il sottoscritto ha frequentato il Fronte della Gioventù e i Centri Sociali, è stato per Israele quando subiva gli attacchi di Hamas, è stato per il Libano quando è stato attaccato da Israele. Il sottoscritto è dalla parte dei più deboli, è dalla parte della Pace.
Il sottoscritto e chi vorrà sottoscrivere questa lettera, è sempre stato dalla parte della Pace senza se e senza ma...
Il Giorno di Pasqua, festività cristiana, è stato disturbato da profondi rombi provenienti dalla Base militare di Gioia del Colle. Parecchi aerei son decollati verso la Libia. Il loro rumore ha disturbato il dolce silenzio della Pace.
E Lei, signor Presidente, ora sostiene questo profondo rumore. Sostiene quell'urlo di Munch... Ha visto quel quadro conservato a Oslo? Ha guardato nel profondo oblio della sua bocca aperta ad urlare il terrore?
Signor Presidente,
 quando ha detto che i bombardamenti sono la naturale evoluzione di un conflitto che non doveva nascere, ha pensato che dietro ogni guerra ci sono sofferenza, interessi economici e tante altre cose che offendono la sua natura super partes?
Io e chi sottoscrive, non condividiamo, non possiamo... L'Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali...se lo ricordi...
Pensi se la Libia potesse bombardare Lampedusa o la Sicilia...cosa farebbe?
Porrò domande simili a MRS. Townsend venerdì prossimo...ma ora le pongo a Lei...
Non sostenga Berlusconi, nemmeno in questo caso...
difenda la Pace, quella senza missili
Faccia tornare nelle notti pugliesi il dolce silenzio della Pace.
Ettore Lomaglio Silvestri
promotore Comitato Rabin-Arafat per la Pace

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